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FACCIAMO UN PO’ DI CHIAREZZA:STELLE, NORMATIVA REGIONE LOMBRADIA VIGENTE, CANNE FUMARIE NON CERTIFICATE, MANUTENZIONE E PULIZIA:

Tante persone ci contattano per capire se possono ancora accendere il proprio caminetto, c’è chi, dopo un’ispezione non sa come comportarsi e chi semplicemente vorrebbe trasformare un prodotto a legna esistente a pellet, altri che non sanno se la propria canna fumaria sia certificata ecc…

Di seguito alcune domande che ci vengono poste:

E’ vero che non si possono più accendere caminetti a legna?

DAL 01 OTTOBRE 2018 AL 31 MARZO 2019 IN BASE AL PAIR (PIANO ARIA INTREGRATO REGIONALE 2020) APPROVATO CON DGR 115/2017, E AL NUOVO ACCORDO DI BACINO PADANO 2017, APPROVATO CON DGR 1412/2017, VIGE IL DIVIETO DI UTILIZZO NEI COMUNI INFERIORI AI 300 METRI DI ALTITUDINE, DEI CAMINI APERTI TRADIZIONALI (SENZA SPORTELLO A CHIUSURA DELLA SEDE DI FIAMMA), DELLE STUFE O CALDAIETTE CON EFFICIENZA ENERGETICA INFERIORE AL 75%. Quindi per mettere a norma un caminetto di questo genere le opzioni possono essere 2:

  1. Se le dimensioni della bocca del caminetto lo consentono, si potrebbe installare al suo interno un inserto certificato 4 o 5 stelle a legna o a pellet.
  2. Rimuovere completamente il caminetto esistente ed installare una nuova stufa certificata o un nuovo camino 4 o 5 stelle a legna o a pellet.

Per questo tipo di interventi l’utente potrà usufruire degli incentivi sulla rottamazione ( Conto termico ) o della detrazione fiscale del 50% in 10 anni ( vedi articolo dedicato o contattaci per saperne di più)

Posso trasformare il mio caminetto a legna in camino a pellet?

La risposta è: DIPENDE

Per quanto riguarda i caminetti a Legna aperti o con inserto a legna obsoleto ( quindi che si aprono tramite un’antina di vetro)si può fare!

Nel primo caso , ammesso che le misure della bocca del caminetto aperto lo permettano, inserendo un inserto a pellet , nel secondo caso, invece, rimuovendo il vecchio inserto ed installandone uno nuovo a pellet.

Qualora invece si trattasse di un caminetto a legna con porta Sali e scendi (Monoblocco) le soluzioni possibili sono:

1) Aprire completamente il caminetto, estrarre l’anima interna ovvero il monoblocco ( alto solitamente circa 150 cm) e mettere una nuova anima a pellet 4 o 5 stelle. Per rendere possibile questa modalità di intervento bisognerà aprire, quindi, la cappa esistente, togliere il rivestimento per poi ripristinarli successivamente una volta inserito il nuovo prodotto , oppure demolire il caminetto realizzandone uno nuovo o installare una stufa a pellet certificata 4 o 5 stelle.

 

Chi ha definito le stelle dei prodotti a biomassa?

La classe ambientale di appartenenza dell’impianto è definita dal Decreto Ministeriale 186 del 2017 e si misura in «numero di stelle»

In tutto il territorio regionale è consentito installare impianti a biomassa legnosa per il riscaldamento domestico dal 1 gennaio 2020 di classe emissiva > o uguale a 4 stelle.

In Regione Lombardia è permessa l’installazione di sistemi a biomassa a 4 o 5 stelle e l’accensione dei sistemi a 3, 4, 5 stelle, fatta eccezione per i periodi in cui scattano le limitazioni temporanee, che vietano di accendere gli impianti in classe 3 stelle (1° livello) e 4 stelle (2° livello).

Su tutto il territorio regionale sono ammessi soltanto i modelli più recenti, ovvero quelli con 4 o 5 stelle. Inoltre dal 2018 chi si è dotato di stufe a pellet con potenza inferiore a 35 kW può utilizzare soltanto biomassa di classe A1.

La mia canna fumaria è vecchia non penso sia certificata!

La dichiarazione di conformità della canna fumaria è obbligatoria dal 2008 ( D.M 37/08) e deve essere rilasciata da ditte dotate di requisiti , verificabili sulla visura camerale aziendale ( documento tra quelli obbligatori allegati a tale dichiarazione)

Libretto impianto e prova fumi:

Libretto impianto con iscrizione al CURIT obbligatorio da Gennaio 2017.

La prova fumi è entrata in vigore dal 1/08/2022, pertanto chi ha un impianto antecedente a tale data, dovrà provvedere a far predisporre un elemento prelievo fumi che permetterà al manutentore di poter inserire la sonda preposta a tale prova, in occasione della manutenzione.

Manutenzione periodica, ogni quanto la devo fare? È obbligatoria?

Il controllo e la manutenzione dell’impianto devono essere eseguite con periodicità regolare:

SECONDO LE INDICAZIONI DELL’INSTALLATORE/MANUTENTORE o se non presenti secondo il libretto d’uso e manutenzione del fabbricante oppure in assenza di indicazioni come segue:

Apparecchi a pellet, apparecchi a focolare chiuso ad aria inferiori ai 15 kw ogni 2 anni

Termostufe, termocaminetti, termocucine , caldaie a biomassa inferiori ai 15 kw ogni anno.

Pulizia del sistema di evacuazione fumi ovvero canna fumaria e canale da fumo si devono pulire in un periodo minore tra 2 anni o 4 t di combustibile utilizzato oppure in caso di inattività superiore a 2 anni , prima dell’accensione.

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Come Pulire la Stufa a Pellet ?

come pulire la stufa a pellet

 

La stufa a pellet è senza dubbio un ottimo strumento con il quale riscaldare la casa durante i mesi più freddi, ma per poterne sfruttare appieno tutti i vantaggi è bene svolgere una manutenzione consapevole e corretta, a partire dall’operazione più semplice: la pulizia.

NOTA: Esiste pulizia ordinaria che l’utilizzatore può svolgere e pulizia straordinaria che è vivamente consigliato demandare a personale qualificato, rivolgendosi al proprio rivenditore per info e contatti.

Quando l’utilizzatore deve pulire la stufa a pellet ?

Risulta fondamentale capire quando è necessario effettuare la pulizia della stufa a pellet, al fine di intervenire per tempo, limitare i consumi inutili di materiale combustibile e migliorarne pertanto il rendimento.
Un sguardo attento a come “brucia” è già significativo, poichè essa mostra dei segnali che sono chiaramente espressione di necessaria pulizia.
– Accensione: un avvio difficoltoso può essere causato dal braciere ostruito o (se presente) dal fascio tubiero incrostato, che ne riduce l’accesso di ossigeno per avviare la combustione.
– Fiamma: la corretta fiamma deve essere regolare nella forma e nel colore (giallo chiaro). In una stufa che richiede pulizia, il fuoco è irregolare e di colore arancio. La classica combustione di una stufa a legna, per una stufa a pellet è indice di carenza di ossigeno.
– Braciere: quando sul fondo del braciere si formano delle incrostazioni solide che ne ostruiscono i fori, la combustione risulta carente di ossigenazione, pertanto la fiamma risulterà poco aspirata e di colore arancio;
– Vetro: se il vetro della porta-fuoco tende ad annerirsi significa che si ha una carenza di adeguata ossigenazione, pertanto la fiamma tende ad opacizzarlo con estrema facilità. Ricordarsi che anche il deterioramento delle guarnizioni influisce sul mantenimento del vetro pulito.

Prima di procedere alla pulizia, è necessario sapere che ciascun modello di stufa presenta determinate caratteristiche che possono contraddistinguere il prodotto. Di conseguenza è possibile che alcune stufe richiedano una manutenzione ordinaria più frequente rispetto ad altre ed è dunque importante valutare caso per caso, a seconda del tipo di stufa acquistata e installata.
Alcune stufe a pellet hanno braciere autopulente, altre segnalano un “allarme” che avvisa l’utilizzatore di effettuare la pulizia ordinaria, ma nei modi o nei tempi spesso non è sufficiente. Di fatto la pulizia a carico dell’utilizzatore, varia a seconda della qualità del pellet e delle ore del suo utilizzo: il maggior impiego, unito ad un pellet di bassa qualità, comporta una più frequente pulizia della stufa. Al contrario un ottimo pellet riduce di molto il residuo, protraendo così la necessaria fase di pulitura ordinaria.

Come l’utilizzatore può effettuare la pulizia della stufa a pellet ?

La pulizia della stufa a pellet rientra nella manutenzione ordinaria che consiste in una pulizia settimanale (o al massimo un paio di volte alla settimana) e in una periodica.
I modelli di stufa a pellet più evoluti sono dotati di braciere girevole autopulente che favorisce e semplifica le operazioni di manutenzione in quanto, azionando in maniera autonoma nel tempo il piattello, ne garantisce la pulizia. Tutto ciò comunque non evita la manutenzione ordinaria che deve avvenire nelle modalità seguenti.

1) Spegnere la stufa e attendere il completo raffreddamento in modo da agire in piena sicurezza.

2) Aspirare la cenere con un aspira-cenere adatto all’impiego. Ci sono stufe corredate di cassetto raccolta asportabile. In questo caso è facile togliere il contenitore e svuotarlo in un luogo appropriato, oppure riporre i residui in appositi sacchetti ecologici.

3) Pulire il vetro con un detergente vetri apposito, facendo particolare attenzione a spruzzare il prodotto su un panno e non direttamente sul vetro, per evitare che le guarnizioni si secchino. Effettuare la pulizia è importante per poter visionare meglio la corretta combustione.

4) SE BRACIERE NON AUTOPULENTE, pulire sempre il fondo e i lati del braciere prima di effettuare un accensione, garantendone i fori per il passaggio di ossigenazione, liberi.

Queste semplici operazioni, se fatte nei tempi e nei modi corretti, garantiscono la miglior efficienza della stufa a pellet. Tali operazioni sono da compiere almeno una volta alla settimana, ma è necessario raddoppiare la frequenza, qualora l’utilizzo della stufa sia intensivo oppure si impieghi un combustibile di bassa qualità.

Manutenzione periodica a carico dell’utilizzatore :

Operazione complementare alla manutenzione ordinaria è la pulizia delle incrostazioni. La fuliggine può formare della morchia difficile da asportare sia con l’azione autopulente della stufa che con la normale pulizia a carico dell’utilizzatore, descritta precedentemente.
Nel caso in cui vi fossero delle incrostazioni che, con l’aspira-cenere ne risultasse difficoltosa la rimozione, assume rilevanza la necessità di asportare il braciere/crogiolo (se non si tratta di BRACIERE AUTOPULENTE) per svolgere una pulizia più meticolosa ed efficace. Il mercato offre prodotti appositamente pensati per agire su morchie e incrostazioni; si tratta di prodotti spray che ammorbidiscono i depositi, facilitandone la rimozione che deve avvenire mediante l’uso di panni specifici o di spazzole dedicate, facilmente reperibili in ferramenta o dal proprio rivenditore. Si sconsiglia l’uso di ferri, pagliette metalliche e soprattutto l’utilizzo di acqua. Le incrostazioni si possono formare inoltre sul fascio tubiero, che garantisce il miglior apporto di calore nell’ambiente domestico, pertanto molti modelli di stufe presentano un meccanismo per la sua pulizia. Sempre da intendersi come manutenzione periodica, risulta necessario azionare tale meccanismo (esclusivamente con stufa fredda), asportando momentaneamente il tagliafiamma in modo da permettere che le incrostazioni, distrutte dalla movimentazione, finiscano sul fondo della camera di combustione per essere comodamente aspirate.

Alcuni suggerimenti per la pulizia della stufa a pellet da parte dell’utilizzatore :

Un suggerimento utile, prima di effettuare la pulizia della stufa a pellet, riguarda la protezione della zona di lavoro, ovvero lo spazio utile alla pulizia intorno alla stufa. Per evitare di sporcare eccessivamente il pavimento è consigliabile posizionare dei fogli di giornale. Questa operazione è utile quando si decide di estrarre il braciere per la rimozione di incrostazioni, come detto in precedenza.
Dotarsi inoltre di un pennello, di panni non abrasivi, di detergenti pensati per la pulizia di fuliggine e di un paio di guanti.

Se si considera, in ottica preventiva come pulire la stufa a pellet, disponendo di tutto il materiale necessario prima di iniziare il lavoro, si riesce ad ottenere un risultato migliore, rendendo la stufa più performante e soprattutto più semplice da pulire.


 

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Come richiedere l’ incentivo per il Conto Termico ?

consulenza incentivo conto termico

INCENTIVO CONTO TERMICO

Il Conto Termico è un meccanismo di agevolazione istituito dal DM 28/12/2012 volto ad incentivare gli interventi necessari ad aumentare l’efficienza energetica degli edifici e a promuovere l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili come la biomassa, tale sistema è stato rivisto e migliorato con il nuovo DM 16/02/16 attualmente in vigore. Tra gli interventi previsti, rientra anche l’installazione di una nuova stufa a pellet, camino a pellet e camino a legna.

COME FARE LA RICHIESTA DELL’ INCENTIVO AL CONTO TERMICO ?
Per poter procedere con la richiesta dell’incentivo conto termico e garantirne l’ottenimento, è necessario che l’impianto esistente venga messo a norma di legge e certificato.
Successivamente il cliente finale deve fornire, a chi ne fa richiesta, in questo caso il proprio rivenditore sia esso a Bergamo Monza, Milano ,Lodi, Cremona, Brescia, una serie di documenti.

  • DOCUMENTO D’IDENTITA’ IN CORSO DI VALIDITA’ DEL SOGGETTO RESPONSABILE BENEFICIARIO DELL’INCENTIVO.
  • VISURA CATASTALE e DATA DI ACCATASTAMENTO + anno realizzazione immobile
  • CODICE IBAN + SWIFT
  • FOTOGRAFIE PRIMA ( vicino e lontano + targa vecchio generatore presente se installato dal 2006)
  • FOTO DEL VECCHIO GENERATORE FUNZIONANTE ( ACCESO)
  • FOTO ATTACCO CANNA FUMARIA VECCHIO GENERATORE DA SOSTITUIRE
  • FOTOGRAFIE DOPO (vicino e lontano)
  • FOTO NUOVO GENERATORE FUNZIONANTE ( acceso)
  • FOTO ALLACCIO CANNA FUMARIA NUOVO GENERATORE
  • FOTOGRAFIA TARGA NUOVO GENERATORE (si trova sul retro dell’apparecchio)
  • PIANTINA APPARTAMENTO in caso di asseverazione (se supera 10% vecchio)
  • MODULI DA NOI RILASCIATI COMPILATI E FIRMATI
  • FATTURE ACQUISTO
  • CONTABILI DEI BONIFICI ORDINARI ( no detrazioni fiscali) ESEGUITI CON RIPORTATA NELLA CAUSALE LA SEGUENTE DICITURA: D.M. 16/2/16, data e numero fattura, codice fiscale del soggetto responsabile,codice fiscale/partita iva del beneficiario.

Esempio: “D.M. 16/2/16 ft.73 DEL 30-6-17 SRVCNB81L21H471Y Beneficiario 01926130160”

(Rif. Decreto)+(Numero e data ft)+(Codice fiscale cliente)+ ( Cod. fisc / Partita Iva Beneficiario)

SE LA POSIZIONE DEL NUOVO GENERATORE E’ DIVERSA DALLA POSIZIONE DEL VECCHIO SERVONO INOLTRE:

  • FOTO DEL LOCALE DOPO LA RIMOZIONE DEL VECCHIO GENERATORE
  • FOTO PARTICOLARE CHIUSURA CANNA FUMARIA
  • FOTO DEL LOCALE PRIMA DELL’INSTALLAZIONE DEL NUOVO GENERATORE
  • PLANIMETRIA DOVE INDICARE POSIZIONE DEL VECCHIO GENERATORE, POSIZIONE DEL NUOVO, TERMINALI DI EROGAZIONE E STANZE RISCALDATE PRIMA E DOPO CHE DEVONO ESSERE LE STESSE.

Una volta reperita tutta la documentazione necessaria, il personale della azienda che svolgerà la consulenza per la richiesta dell’incentivo del conto termico, potrà caricare a portale la pratica e richiedere l’ottenimento dell’incentivo stesso.

VORREI FARE IL LAVORO MA NON HO LA POSSIBILITA’ DI PAGARE L’INTERO IMPORTO IN UN’UNICA SOLUZIONE, come fare?

Nessun problema!!! Nuova Edil Materiali offre ai propri clienti anche un servizio di pagamento personalizzato (servizio soggetto a costi e approvazione), che vi permetterà di pagare in comode rate mensili, anche a tasso zero e ottenere comunque l’incentivo entro 90 gg dall’attivazione del contratto col GSE.

Facciamo un esempio per capire meglio:

Totale fattura € 4.000,00
Incentivo spettante GSE entro 90gg – € 1.500,00
Totale a carico del cliente € 2.500,00
Importo finanziato € 2.500,00
Anticipo Cliente € 1500,00

DEVO CONSERVARE QUALCHE DOCUMENTO DOPO AVER RICHIESTO ED OTTENUTO L’INCENTIVO?

La Risposta è SI, il cliente dovrà conservare per i 5 anni successivi una serie di documenti, tra i più importanti ci sono: il certificato di smaltimento della vecchia stufa a pellet, camino a legna, camino a pellet , il certificato del nuovo generatore installato che attesta i requisiti necessari alla richiesta d’incentivo (rilasciati dalla Nuova Edil Materiali), le fatture di acquisto del pellet certificato A1 e i certificati di manutenzione dell’impianto rilasciati dai centri assistenza autorizzati : Caminetti Montegrappa, Nobis, Klover, Ravelli, Kalon.
Per concludere, questo sistema ha permesso di rottamare molti apparecchi obsoleti e pericolosi tra cui caldaie a gasolio, caldaie a pellet, camini a pellet, stufe a legna e stufe a pellet, ma soprattutto ha dato la possibilità a molti utenti di mettere finalmente a norma di legge il proprio impianto idraulico o la propria canna fumaria, assicurando così una condizione ottimale di sicurezza nella propria abitazione.


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CANNA FUMARIA..QUESTA SCONOSCIUTA..

La Canna fumaria è un elemento fondamentale per poter installare nella propria casa un qualsiasi prodotto a biomassa come ad esempio stufe a legna , stufe a pellet, camino a legna ecc… e serve a far evacuare i prodotti della combustione.

La canna fumaria può essere realizzata utilizzando vari tipi di materiale , uno dei più usati è l’acciaio inox, materiale particolarmente resistente alle alte temperature e alle dilatazioni termiche legate al calore.

Per ottenere un tiraggio ottimale essa deve possedere delle condizioni ottimali come ad esempio essere il più possibile dritta e verticale, evitando curve a  90° e tracce in orizzontale, in quanto la quantità di aria potrebbe essere di peso superiore alla spinta della colonna di aria esterna e di conseguenza non riuscire ad evacuarla.

E’ necessario intubare una canna fumaria esistente in tutti i casi previsti dalle normative vigenti.

La Nuova Edil Materiali è specializzata e abilitata nella realizzazione di canne fumarie rilasciando ai suoi clienti la certificazione secondo il DM 37 del 28/01/2008.

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Stufa, caldaia e termostufa a pellet; tre sistemi diversi di riscaldamento, ma quale scegliere?

Stufa, caldaia e termostufa; tre sistemi diversi di riscaldamento, ma quale scegliere?
La stufa a pellet può integrare il riscaldamento di casa grazie ai vari modelli ad aria e ad acqua. La Caldaia a pellet può essere installata in vari modi , può produrre acqua calda sanitaria e può essere collegata in parallelo a diverse apparecchiature quali ad esempio i pannelli solari, caminetto a legna idro ecc..può integrare o sostituire quindi un impianto di riscaldamento esistente, ma ha un costo più elevato rispetto alle stufe tradizionali. La termostufa a pellet invece abbina i vantaggi di una caldaia a quelli di una stufa tradizionale. Questi sono i criteri generali di scelta, ma sicuramente validi specialisti nel settore saranno in grado di dare ottimi consigli tenendo anche conto del tipo di ambiente da riscaldare e della sua ubicazione.Vendita professionale di stufe a pellet e termostufe a Bergamo Dalmine Monza Milano.

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Stufa a pellet scelta economica ed ecologica

Scegliere di scaldare la propria abitazione con una stufa a pellet non solo è una scelta economica ed ecologica ma è anche un risparmio di cui non beneficia solo il singolo utente ma tutta la filiera di persone che la produzione stessa del pellet genera. Dal momento però che le stufe a pellet sono responsabili, come le auto, dell’inquinamento per l’emissione delle cosiddette polveri sottili, è bene sapere che oggi in commercio esistono stufe a pellet dotate di un sistema di doppia combustione che permette di bruciare anche quei gas che sarebbero nocivi se emessi nell’atmosfera. Per questo è fondamentale avere una giusta consulenza da parte di professionisti per poter essere ben consigliati al momento dell’acquisto della stufa a pellet a Bergamo Monza Milano e tutta Italia.

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Certificazione Aria Pulita e le sue stelle

A gennaio 2018 entra in vigore una nuova legge in cui si prevede che i camini e le stufe a pellet vengano certificati e classificati dagli enti competenti con un determinato numero di stelle a seconda della quantità di polveri rilasciate nell’atmosfera durante la combustione: la migliore sarà la classificazione con tre stelle in quanto ritenuta la meno inquinante, una stella invece la più nociva. Ne consegue che il tipo di combustibile scelto è essenziale in quanto va a condizionare e determinare il “numero di stelle”. A tal proposito è bene sapere che il miglior combustibile in assoluto che determina il minore tasso di inquinamento è il pellet. Rivenditore di stufe e camini a pellet prezzi offerta a Bergamo Monza Dalmine provincia di Bergamo e Lombardia.

http://it.blastingnews.com/economia/2017/11/stufe-a-pellet-e-camini-dal-2018-obbligo-delle-tre-stelle-002182783.html

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Che cos’è il conto termico?

CHE COS’E’ IL CONTO TERMICO?

Il Conto Termico è un meccanismo di agevolazione istituito con il Decreto Ministeriale 28/12/12, con l’obiettivo di incentivare gli interventi volti ad aumentare l’efficienza energetica degli edifici e la scelta e produzione di energia da fonti rinnovabili. Tra gli interventi incentivati vi sono anche l’installazione di caldaie a pellet, stufe a pellet ,camini pellet e camini a legna. Gli incentivi si ottengono facendo richiesta all’ente preposto ad erogare i fondi, il GSE (Gestore dei Servizi Elettrici), che disciplina le modalità di accesso agli incentivi. Pur esistendo dal 2012, il Conto Termico è un beneficio ancora largamente da sfruttare:

Nel 2016 per il Conto Termico sono stati stanziati 700 milioni di euro.

I rimborsi richiesti sono stati pari a 28 milioni.

Il Conto Termico dal 2016 è cambiato non tanto in termini di agevolazione nella richiesta degli incentivi, quanto in modalità di erogazione.
Se in passato l’incentivo era erogato in due rate, la prima a luglio o a gennaio e la seconda a distanza di un anno, oggi l’erogazione della prima rata avviene entro 90 giorni dall’attivazione, mentre per tutti i prodotti con un incentivo inferiore ai 5.000 €, il rimborso viene erogato tutto in un’unica soluzione.

caminetto a legna

COME FUNZIONA?

Acquistando un impianto di riscaldamento a biomassa, stufa a pellet, camino a pellet, inserto a pellet, caminetto a legna, caldaia a pellet il cliente ha diritto all’Incentivo Conto Termico, un vero e proprio rimborso della spesa ( fino al 65%), variabile in base alle caratteristiche dell’apparecchio acquistato e alla zona climatica in cui viene installato. A differenza di altre agevolazioni, che si ricevono in molti anni in forma di credito d’imposta, l’Incentivo Conto Termico è denaro vero proprio che il cliente riceve in poco tempo direttamente sul proprio conto corrente.

La pratica per richiedere l’incentivo, però, è complessa. I privati che richiedono l’incentivo da soli tramite il Portale Termico sono ancora pochissimi, per mancanza di tempo, informazione e conoscenze adeguate, pertanto Nuova Edil Materiali , in collaborazione con 3E Studio offre alla sua clientela il servizio di gestione pratica per l’ottenimento degli incentivi, garantendo ai suoi clienti un vantaggio notevole, con la sicurezza che tutte le pratiche vadano a rimborso certo in tempi brevi.

Nuova Edil Materiali ti offre anche il servizio di Finanziamenti personalizzati, che ti permette di pagare in piccole comode rate mensili ( anche a tasso zero) oltre a ricevere l’incentivo conto termico direttamente in conto corrente. Facciamo un esempio:

Totale fattura ( stufa + gestione pratica, smaltimento + materiali + manodopera ecc..) € 4000,00

Incentivo erogato dal GSE per conto termico € 1500,00

Finanziamento tasso zero in 12 rate € 2.500

Risultato ? il cliente  dovrà anticipare solo l’importo dell’incentivo quindi € 1500 che gli verrà rimborsato entro pochi mesi dal GSE direttamente in conto corrente!

Questo è solo un piccolo esempio delle tante soluzioni che Nuova Edil Materiali è in grado di proporre alla Sua clientela, cosa aspetti? VIENI A TROVARCI!!!

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Conto Termico 2.0

Conto termico 2.0

Cos’è il conto termico 2.0

Il 31 maggio 2016 è entrato in vigore il nuovo conto termico 2.0 che potenzia e semplifica il meccanismo di sostegno, già introdotto dal Decreto Ministeriale del 28/12/2012, per interventi di incremento dell’efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.

Il Conto termico 2.0 è un incentivo erogato dal GSE (Gestore Servizi Energetici) e prevede un contributo in denaro per la nuova installazione di stufe, termocamini e caldaie a biomassa che rispondano a particolari requisiti e che siano installate in sostituzione di impianti di riscaldamento esistenti.

Le principali novità del conto termico 2.0

Rispetto alla precedente normativa, il nuovo conto termico 2.0 presenta un ampliamento delle modalità di accesso e dei soggetti ammessi e aumenta la dimensione degli impianti ammissibili. Di seguito tre punti principali del nuovo conto termico 2.0:

  • Qualora non superi l’importo di 5.000€, l’incentivo viene erogato in un’unica soluzione, entro 90 gg dall’attivazione del contratto.
  • Nel caso di un importo superiore alla cifra di 5.000€, l’incentivo viene erogato in due soluzioni. La prima soluzione entro i 90 giorni, la seconda l’anno successivoalla data di attivazione del contratto.
  • Sono ammesse modalità di pagamento online(carta di credito, etc…)

Chi può richiedere il contributo

Il meccanismo di incentivazione Conto Termico 2.0 è rivolto a:

  • Pubbliche Amministrazioni, inclusi gli ex Istituti Autonomi Case Popolari, le cooperative di abitanti iscritte all’Albo nazionale delle società cooperative edilizie di abitazione e dei loro consorzi costituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico, nonché le società a patrimonio interamente pubblico e le società cooperative sociali iscritte nei rispettivi albi regionali.
  • Soggetti privati, intesi come persone fisiche, condomini e soggetti titolari di reddito di impresa o di reddito agrario.

che sostituiscono un vecchio apparecchio di condizionamento invernale (a gasolio, olio comustibile, GPL o biomassa) con un nuovo apparecchio ad alta efficienza energetica alimentato da fonti rinnovabili come stufe, camini e termocamini a biomassa.
L’accesso ai meccanismi di incentivazione può essere richiesto direttamente dai soggetti ammessi o per il tramite di una ESCO. Dal 19 luglio 2016 potranno presentare richiesta di incentivazione al GSE solamente le ESCO in possesso della certificazione, in corso di validità, secondo la norma UNI CEI 11352.

Quali interventi possono accedere all’incentivo?

Accedono all’incentivo Conto Termico 2.0 interventi per:

Sostituzione di impianti esistenti e vecchi apparecchi di condizionamento invernale alimentati a gasolio, olio combustibile, GPL o biomassa, con generatori a alta efficienza energetica alimentati da fonte rinnovabili quali caldaie, stufe e termocamini a biomassa;

  • Interventi di incremento dell’efficienza energetica in edifici esistenti, quali la coibentazionepareti e coperture, sostituzione serramentiilluminazione d’interni etc. L’elenco di tutti gli interventi che accedono al conto termico è consultabile sul sito internet del GSE Gestore Servizi Energetici.

http://www.caminettimontegrappa.it/ita/news-approfondimenti/agevolazioni/detrazione-irpef-65

http://www.caminettimontegrappa.it/ita/news-approfondimenti/agevolazioni/detrazione-irpef-50

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